Recensione – Tempesta maledetta di Alex Connor

Concludiamo l’anno con la recensione di un libro straordinariamente attuale, non solo a causa della sua data di uscita, ma soprattutto per i temi trattati: Tempesta maledetta di Alex Connor.

Negli scorsi post abbiamo già parlato di Alex Connor perciò, se vi interessa saperne di più su di lei, consultate la nostra scheda dell’autrice.

Psicologia dei personaggi: le persone presenti in questo libro e ambientate ai giorni nostri sono uguali a tutti noi, poiché vivono nel terrore di venire contagiati dal Covid-19. Possiamo rispecchiarci perfettamente in loro e riconoscerci nelle esperienze che essi vivono. Allo stesso tempo, però, il panico da Coronavirus viene rapportato a quello causato dalla peste del 1500. In entrambi questi periodi storici, i protagonisti sono determinati a portare avanti la propria vita e, in alcuni casi, i propri imbrogli, nella costante lotta per la sopravvivenza del più forte. E del più furbo.

Sviluppo della trama: in piena pandemia da Covid-19 si verifica l’omicidio di un famoso mercante d’arte. Condurre le indagini in queste condizioni non è cosa facile per la polizia inglese e, come se non bastasse, il caso si rivela complicato: ecco perché gli inquirenti chiedono la collaborazione di Gil Eckhart, noto esperto di arte. Destreggiandosi tra ricchi viziati, donne capricciose e gente infettata che vuol mettere i bastoni tra le ruote il più possibile, Eckhart scoprirà che questa morte ruota intorno alla sparizione di un dipinto di Giorgione, La Tempesta maledetta

Ritmo: questo libro procede alternando passato e presente, con personaggi e storie diverse ma un’unica situazione di contesto: la pandemia. Lo scorrere lento e agonizzante del tempo nel 1500, in cui la gente povera era rassegnata al proprio destino, incontra la voglia di reagire e combattere dei nostri giorni. Pur tra mille difficoltà, tutti noi (dentro e fuori dal libro) portiamo avanti le nostre vite con ogni mezzo a disposizione.

Stile di scrittura: Alex Connor scrive in modo fluido e completo. Non lascia particolari al caso, descrive ogni situazione così precisamente da fare credere al lettore di viverla in prima persona. Sa come catturare l’attenzione del lettore, trasportandolo in un mondo dal quale è difficile uscire.

Un libro in una frase: la storia che ritorna e il parallelismo tra passato e presente fanno riflettere. E se tutto fosse un segno destinato a ripetersi?

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