Recensione – L’ultimo sopravvissuto di Sam Pivnik

Oggi vi proponiamo una recensione speciale per celebrare insieme la Giornata della Memoria. Parleremo di L’ultimo sopravvissuto, la storia vera di Sam Pivnik (l’autore). Questo libro spiega con dovizia di particolari tutte le atrocità di cui i nazisti sono stati capaci ma regala anche la speranza, perché Pivnik è riuscito a costruirsi una vita persino dopo aver vissuto l’inferno.

Szlamek Pivnik (poi conosciuto come Sam) è nato nel 1926 a Bedzin, in Polonia, ed è morto nel 2017. Ha vissuto in prima persona l’esperienza a dir poco terribile della prigionia in un campo di concentramento nazista. Deportato nel 1943 a soli 13 anni ad Auschwitz-Birkenau con la sua famiglia (composta da 10 persone) è stato l’unico a sopravvivere insieme al fratello Nathan, nonostante i maltrattamenti disumani subiti nel lager per mano dei nazisti. Sottoposti al freddo, ai lavori estenuanti, alla mancanza di igiene e di cibo e alle percosse immotivate, Sam e i suoi compagni vivono costantemente nel terrore di non arrivare vivi a a sera.

Dopo la liberazione, avvenuta nel maggio del 1945, Sam Pivnik si è trasferito a Londra dove ha lavorato nel settore dell’antiquariato fondando la sua galleria personale. Inoltre, è stato membro di diverse associazioni di sopravvissuti all’Olocausto e ha sempre partecipato attivamente a campagne per il recupero della cultura ebraica in Polonia.

È impossibile capire davvero ciò che persone come Sam Pivnik provassero durante la reclusione nei campi. Tuttavia, L’ultimo sopravvissuto riesce a far trasparire alcune emozioni, quelle talmente forti da non poter essere mai dimenticate: la speranza che qualcuno venga a salvarti, il desiderio incrollabile di uscirne vivo in un modo o nell’altro, nonostante il dolore della perdita di tutti coloro che amavi e di tutto ciò che avevi…

Anche se tutti conosciamo i fatti avvenuti in quel periodo, è quasi surreale pensare a quante vite sono state stroncate dalla mente malata di un folle che si è arrogato il diritto di decidere chi poteva vivere e chi, invece, doveva morire. L’ultimo sopravvissuto è una testimonianza fedele e tragicamente reale della pagina più spaventosa e assurda della storia contemporanea. Non è stata segnata per sempre solo la vita degli ebrei e di chi ha vissuto l’orrore sulla propria pelle, ma anche quella di chiunque sia stato testimone impotente. Il nostro compito, ancora oggi, è continuare a ricordare e leggere le testimonianze come il libro di Sam Pivnik e, soprattutto, ricavarne una lezione: il rispetto delle persone e della vita è un valore inviolabile, perché siamo tutti umani.

Pubblicità

2 pensieri riguardo “Recensione – L’ultimo sopravvissuto di Sam Pivnik

I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: