Recensione – “Doctor Sleep” di Stephen King

Con la recensione di oggi riprendiamo il percorso dedicato a Stephen King, che abbiamo iniziato un paio di settimane fa. Il libro protagonista di questo venerdì è Doctor Sleep, pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2019.

Stephen King è un grande autore che non ha bisogno di troppe presentazioni, avendo scritto moltissimi libri da cui spesso sono stati tratti film e serie TV. Ma se volete saperne di più, date un’occhiata al nostro post sulla sua biografia. Se invece vi siete persi la nostra recensione de l’Istituto, potete ritrovarla qui.

Doctor Sleep è un grande thriller con punte di horror, in perfetto stile King. È la continuazione del capolavoro Shining, in cui la narrazione vede un Danny Torrance ormai adulto. Questo libro ha ispirato un film omonimo, uscito anch’esso nel 2019, che vede come protagonista principale Ewan McGregor (proprio nei panni di Danny Torrance).

Doctor Sleep si concentra inizialmente solo su Danny Torrance che, come sappiamo, possiede lo speciale dono della luccicanza, che gli permette di avere visioni sia sul passato che sul futuro e di sapere molte più cose sulle persone che incontra di quante dovrebbe. Danny, però, considera questo potere una maledizione e, cercando di tenerlo a bada, cade in grossi problemi di alcolismo (seguendo suo malgrado le orme del padre). Inoltre non riesce a tenersi un lavoro né a creare una relazione stabile: insomma, Danny è totalmente allo sbaraglio.

La sua vita cambia quando conosce Abra, una ragazzina più unica che rara. Già da neonata, infatti, Abra dimostra di possedere poteri di luccicanza ancora più forti di quelli di Danny. Ma purtroppo questi poteri renderanno la ragazza l’obiettivo principale di un gruppo di esseri malvagi che si nutrono proprio di luccicanza, e che si fanno chiamare il Vero Nodo. Ben presto Danny e Abra dovranno unire le forze per affrontare il capo di questa setta, la pericolosa Rose Cilindro: questa donna terribile non si fermerà davanti a niente pur di mettere le mani sulla ragazzina.

In Doctor Sleep i riferimenti a Shining non mancano di certo. Tuttavia, quello che dà davvero il tocco di classe è l’epilogo della storia: la battaglia finale tra i protagonisti e Rose Cilindro avverrà proprio nel Colorado, dove sorgeva l’Overlook Hotel tanti anni prima. Tutto finisce dove tutto è cominciato.

Lo stile di scrittura di Stephen King è sempre affascinante e ricco di particolari (siano essi reali o sovrannaturali). Le descrizioni dei luoghi e delle scene sono realistiche ma mai prolisse. Ma ciò che colpisce particolarmente di questo libro è l’umanità, quasi commovente, con cui Danny riesce a entrare in sintonia con le persone e a capirle nel profondo. Questo sentimento è costante lungo tutto il romanzo, e il lettore ha perfino la sensazione che Danny stia esplorando anche il suo animo…

Un libro in una frase: da una parte c’è il Bene, dall’altra c’è il Male. Da sempre è una lotta aperta, e lo sarà finché esisterà il mondo. Ma quando le intenzioni sono dominate da amore e giustizia, il Bene è destinato a trionfare.

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17 pensieri riguardo “Recensione – “Doctor Sleep” di Stephen King

  1. Non sapevo dell’esistenza di un seguito di Shining, anche perché dopo gli anni giovanili in cui ho fatto scorpacciata di King, l’ho volutamente allontanato. Mi piacque tutto quel che lessi, credo che la chiave del suo successo sia un perfetto mix di storie intriganti e una scrittura scorrevolissima e mai scontata. L’allontanamento fu infatti forzato, perché mi ero messa in testa di voler leggere qualcos’altro per allargare i miei orizzonti…credo sia arrivato il momento di riprenderlo con questo lilbro.

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  2. Bellissimo questo libro, 🤩🤩🤩🤩. L’ho preso in prestito, appena è uscito, dalla biblioteca del mio paese (immaginando che sarebbe stata una lettura molto richiesta ho avuto l’idea di prenotarlo immediatamente, e ho fatto bene perché sono stata tra le prime a poterlo prendere in prestito altrimenti avrei dovuto aspettare mesi e mesi prima di poterlo leggere.) e devo dire che è stata una delle migliori letture fatte in quell’anno, 😀.

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  3. Premetto che ho letto Shining 15 volte in 30 anni quindi attendevo con sospetto e ansia il sequel. Come in un disco musicale dal titolo altosonante, vederne in uscita una parte 2 fa accapponare la pelle. 9 su 10 è una delusione. Uscito dunque doctor Sleep l’ho letto, mi è piaciuta la prima parte, riguardante i problemi psico sociali di Danny, narrativa limpida del divino King (sempre se scrive ancora lui o ci sono ghost writers come penso io e non solo io). Sicuramente non leggerò 30 volte doctor Sleep, probabilmente neanche una seconda volta 🙂

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