Recensione – “Un fuoco che brucia lento” di Paula Hawkins

Ciao a tutti! Avete voglia di thriller psicologici? Bene, perché oggi recensiamo Un fuoco che brucia lento, l’opera più recente di Paula Hawkins.

Paula Hawkins è una scrittrice inglese dal successo mondiale (letteralmente). Dopo aver intrapreso la carriera di giornalista per 15 anni, la Hawkins ha deciso di dedicarsi alla scrittura di romanzi, riscuotendo grande favore. Ha venduto ben 27 milioni di copie in tutto il mondo, di cui oltre un milione solo in Italia. Il suo bestseller più famoso è senza dubbio il thriller d’esordio La ragazza del treno (Piemme, 2015), da cui è stato tratto il film omonimo con protagonista Emily Blunt (anch’esso campione di incassi ai botteghini). Il secondo libro pubblicato dalla Hawkins è stato Dentro l’acqua (Piemme, 2017).

“Un fuoco che brucia lento” di Paula Hawkins

Un fuoco che brucia lento (Piemme, 2021) è un thriller speciale, che indaga le vite di persone apparentemente estranee fino a scoprirne i segreti e le oscure similitudini.

Personaggi: la storia ruota intorno a tre donne. Laura soffre di frequenti crisi di nervi a causa di un brutto incidente subito da bambina; Miriam, da sempre derisa per il suo aspetto, è rimasta vittima di due eventi drammatici; Carla ha perso l’amore più caro che avesse, e ora si sente vuota e distrutta. Altri personaggi importanti sono Daniel (vittima), un ragazzo dalla personalità disturbata, e Theo (ex marito di Carla e scrittore di thriller).

Trama: Londra. A bordo di una casa galleggiante viene trovato il cadavere di un ragazzo (Daniel) assassinato con numerose coltellate. Tre donne sono state viste aggirarsi nei pressi della barca: Laura, che ha passato la notte con la vittima e affetta da disturbi fisici e caratteriali; Miriam, la vicina di casa curiosa e amareggiata per un torto subito e rimasto impunito, che ha scoperto il corpo e ha chiamato la polizia; Carla, la zia di Daniel, che non si è mai ripresa del tutto da un tragedia subita anni prima.

La polizia trova degli indizi che in qualche modo collega tutte queste donne alla vittima, ma in realtà le tre condividono qualcosa di molto più profondo: il dolore e il senso di ingiustizia. Tornando indietro nei ricordi emerge il passato di Laura, Miriam e Carla e si scoprono le vicende personali che hanno cambiato per sempre le loro vite, portandole a diffidare perfino dei loro cari. Alla fine, grazie a un colpo di scena inaspettato, la polizia si troverà tra le mani l’indizio decisivo che concluderà questo dramma.

Ritmo: questo romanzo è molto scorrevole e ricco di particolari a sorpresa che lo rendo davvero interessante. La narrazione principale è spezzata di tanto in tanto da alcuni inserti di una storia parallela scritta da Theo (uno dei personaggi). Proseguendo nella lettura si scopre che le due linee narrative sono intrecciate molto più strettamente di quanto si possa credere all’inizio.

Stile di scrittura: se amate i thriller psicologici troverete questo libro imperdibile, non soltanto per l’inevitabile suspence che contiene ma anche per la sua trama, che si infittisce capitolo dopo capitolo. Non contiene scene particolarmente forti o cruente, per questo lo consigliamo a tutti.

Un libro in una frase: quello che ci riserva la vita si riflette sul nostro modo di affrontare eventi e persone. A volte l’unica ragione che ci fa andare avanti è la consapevolezza che il nostro riscatto arriverà…

Voi avete già letto qualche libro di Paula Hawkins? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti 😃

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