Recensione – “L’amante di Rembrandt” di Simone Van Der Vlugt

Con la recensione di oggi ci addentriamo nel mondo dell’arte, analizzando il romanzo più recente di Simone Van Der Vlugt: L’amante di Rembrandt.

Simone Van Der Vlugt è una scrittrice olandese molto produttiva e affermata. Scrive soprattutto libri per ragazzi, thriller e romanzi storici. Oltre a L’amante di Rembrandt (uscito quest’anno), un altro suo romanzo pubblicato in Italia è Blu come la notte (Ponte alle Grazie, 2016).

L’amante di Rembrandt di Simone Van Der Vlugt

L’amante di Rembrandt (Piemme, 2021) è un romanzo storico che indaga le vite del celebre pittore Rembrandt e delle persone a lui vicine rivelando un mondo di amore, opportunismo e tradimenti.

Personaggi: questo romanzo ruota intorno alla vita di due protagonisti principali realmente esistiti. Il primo è Rembrandt Van Rijn, la seconda è la sua amante Geertje Dircx. Altre figure più o meno importanti, come amici e parenti, si alternano durante la narrazione.

Trama: è il 1650. Geertje Dircx viene portata via dalla polizia senza una spiegazione. Solo quando arriva alla prigione femminile di Gouda Geertje viene a sapere che è stato il suo ex amante Rembrandt a farla arrestare con un’accusa infondata. Con la corruzione e l’inganno il pittore è riuscito a procurarsi una prova falsa che farà condannare la donna a 12 anni di detenzione. Geertje non può difendersi: non ha i mezzi per contrastare l’uomo potente che l’ha mandata in carcere ingiustamente e, quindi, non le resta che accettare l’amara sentenza.

Durante lo scorrere lento del tempo Geertje ripercorre con la mente la sua vita: quando ha lasciato Edam (il suo paese di origine) per trovarsi un lavoro; quando ha conosciuto Abraham, l’uomo che sarebbe diventato suo marito; quando poi, per esigenze di lavoro, si è trasferita ad Amsterdam a casa del pittore Rembrandt Van Rijn per assistere la moglie malata e Titus, il figlioletto di pochi mesi. Dopo tutto quello che ha fatto per lui, la donna è stata messa da parte senza pietà all’arrivo della nuova domestica Hendrickje. Geertje ancora non lo sa, ma fuori dal carcere c’è qualcuno che sta lottando per lei malgrado le difficoltà…

Ritmo: è un romanzo incalzante, piacevole e pieno di aspettativa. La storia è accaduta veramente e i personaggi così reali vi coinvolgeranno già dalla prima pagina, suscitando un’empatia immediata con molti di essi.

Stile di scrittura: la scrittrice ha saputo creare un’atmosfera coerente con l’epoca. L’ambientazione e i luoghi ben descritti vi faranno immergere a fondo nel XVII secolo. Inoltre, lo stile pulito e sobrio rendono questo libro adatto a tutti.

Un libro in una frase: l’entrata in scena di una bella ragazza è davvero un motivo sufficiente per cancellare tanti anni di amore e devozione?

E voi avete mai letto qualche libro di Simone Van Der Vlugt? Vi piacciono le storie ambientate nel mondo artistico? Fatecelo sapere nei commenti 😃

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