Recensione – “Dieci piccoli indiani. E non ne rimase nessuno” di Agatha Christie

Questo venerdì torniamo ai classici del genere giallo, perché scopriamo uno dei libri più famosi (e più belli) in assoluto di Agatha Christie: Dieci piccoli indiani. E non ne rimase nessuno.

Abbiamo già affrontato la grande Agatha Christie in alcuni post precedenti, nelle nostre recensioni di Poirot a Styles Court e di L’ultima seduta spiritica.

“Dieci piccoli indiani. E non ne rimase nessuno” di Agatha Christie

Dieci piccoli indiani. E non ne rimase nessuno di Agatha Christie (Oscar Mondadori, 2019) è stato adattato svariate volte per il cinema, la televisione e il teatro. È molto amato fin dal suo esordio, ed è stato tradotto in moltissime lingue.

Personaggi: le persone di questo thriller sono dieci e ognuno di loro ha una personalità ben definita. I loro caratteri sono diversi, così come le classi sociali di appartenenza ma condividono tutti la stessa determinazione.

Trama: dieci individui che, apparentemente, non hanno niente in comune ricevono una lettera dal misterioso signor Owen che li invita a trascorrere qualche giorno nella sua villa su un’isola deserta. Nessuno di loro conosce personalmente mister Owen, ma lui sembra conoscere molto bene i suoi invitati. Ad ogni modo, tutti i e dieci accettano l’invito di buon grado e si ritrovano insieme sull’isola. L’aspetto della casa è un po’ inquietante ma l’interno confortevole e ben arredato mette tutti di buon umore, almeno finché non viene proiettato un video in cui vengono rivelate le colpe più nascoste di ciascun ospite. L’agitazione cresce ma tutti sono costretti a rimanere sull’isola, a causa di una forte tempesta che rende impossibile raggiungere la terraferma. Come se ciò non bastasse, dopo cena uno degli invitati cade a terra morto.

Uno degli ospiti è un medico e capisce subito che la vittima è stata avvelenata. Questo, però, sarà solo l’inizio di una lunga serie di delitti che porterà all’eliminazione di tutti gli inquilini, e capire chi è il colpevole è solo un miraggio. Perfino la polizia, che arriva sull’isola qualche giorno dopo, fatica a venire a capo di questo intrigo. Solo un foglio di carta infilato in una bottiglia e buttato in mare chiarirà i fatti, con una spiegazione tanto logica quanto agghiacciante…

Ritmo: questo thriller è piacevolmente scorrevole. La trama e i personaggi coinvolgono il lettore in un vortice di suspense, fino all’epilogo originale e impensabile. Il narratore esterno alle vicende conosce pensieri e angosce dei personaggi, come se anticipasse il destino implacabile che li attende.

Stile di scrittura: chi conosce già Agatha Christie sa che il suo stile impeccabile e raffinato trasforma ogni suo romanzo in un capolavoro dalla trama unica e appassionante. Soprattutto, non è mai cruenta nella descrizione delle scene e nei dettagli dei crimini, perciò consigliamo questo libro anche alle persone più sensibili.

Un libro in una frase: la convivenza forzata su un’isola deserta in compagnia di un assassino può rovinarti la vacanza. E forse anche la vita!

Voi avete già letto Dieci piccoli indiani o avete visto qualche sua versione cinematografica? Di solito preferite i libri o i film? Fatecelo sapere nei commenti 😃

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19 pensieri riguardo “Recensione – “Dieci piccoli indiani. E non ne rimase nessuno” di Agatha Christie

  1. Ho letto questo libro per la prima volta il mese scorso.
    Iniziato verso le 22, non sono riuscito a staccare gli occhi dalle pagine e ho continuato imperterrito per tutta la notte.
    Scioccato sul finale, clamoroso.
    Uno dei gialli più belli che abbia mai letto.

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  2. Sì, ho letto sia il libro che visto una versione cinematografica, entrambi molto molto belli, 👍. Ci sono stati dei film che mi sono piaciuti più dei libri, ci sono stati dei libri che mi sono piaciuti più dei film e altre volte ho trovato, come per “Dieci piccoli indiani”, belli allo stesso modo sia il libro che il film, ☺️.

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      1. Sono d’accordo, 🙂. Il guaio è quando stravolgono completamente o quasi il libro rischiando di rendere il film un autentico flop 😱: ma fortunatamente la maggior parte di chi crea la trasposizione cinematografica di un libro riesce ad essere fedele alla storia, 😉.

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      2. Vero. È normale che ci siano differenze tra libri e film perché sono mezzi di comunicazione diversi, ma rimanere il più fedeli possibile è importante (altrimenti tanto vale creare un film nuovo da zero) ☺️.

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  3. Ciao Lorena, di questo giallo je ne ha parlato una mia amica che adora Agatha Christie, personalmente non l’ho mai letto e non mi pare nemmeno di avere visto una versione televisiva. Solitamente come esperienza personale, ai film preferisco sempre i libri, difatti quando possibile, ho imparato che sarebbe meglio prima vedere il film e poi leggere il libro, diversamente ne sono sempre rimasta un pò delusa. Buon proseguimento di giornata 😊

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    1. Questo è sempre un buon consiglio. Se non si conosce una storia, si può prendere “un’infarinatura” generale guardando il film ma poi vale (quasi) sempre la pena leggere anche il libro perché chiaramente approfondisce molto di più le vicende.
      Grazie, buona serata anche a te ☺️

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  4. letto moltissimi anni fa e l’avevo trovato molto intrigante come tutti i gialli di Agatha Christie da Poirot, testa d’uovo, a Miss Marple, la terribile vecchiatta a tutti gli scritti che ha prodotto. Non dico di aver letto tutto ma moltissimo. Avevo le mitiche raccolte omnibus di Mondadori con la copertina rigida telata. E va bene è tra le scrittrici di gialo quella che amo di più

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