Recensione – “L’alienista” di Caleb Carr

Bentornati! Oggi recensiamo un libro davvero intenso e a tratti spaventoso: L’alienista di Caleb Carr

Caleb Carr è uno scrittore e storico militare americano. Ha scritto una decina di libri tra cui L’angelo delle tenebre (1998) e il saggio Terrorismo. Perché è sempre fallito e fallirà ancora (2002). Altri suoi romanzi non sono stati tradotti in italiano. L’alienista è il suo thriller di maggior successo, è stato pubblicato in oltre 24 Paesi e riadattato a serie TV (andata in onda su Netflix). 

“L’alienista” di Caleb Carr

L’alienista di Caleb Carr (Newton Compton, 2017) è un giallo perché è improntato sulla ricerca di un omicida seriale, ma è anche un thriller poiché abbonda di eventi e particolari a volte agghiaccianti. 

Personaggi: Laszlo Kreizler (psicologo e alienista) e John Schuyler Moore (reporter e amico di Laszlo). Loro sono i protagonisti principali di questo thriller imperdibile. 

Trama: New York, 1896. Un cadavere viene ritrovato abbandonato e con orribili mutilazioni, tanto che lo psicologo Laszlo Kreizler e il reporter John Schuyler Moore hanno il sospetto di avere a che fare con un serial killer. Il ritrovamento fa nascere nei due uomini la convinzione che, analizzando attentamente il cadavere, si possa risalire al profilo psicologico dell’assassino. Il percorso è lungo e richiede una dedizione totale, che li impegnerà per diversi mesi. 

Nel frattempo, altre vittime saranno ritrovate prima che un indizio importante porti un raggio di luce nelle loro indagini. Infatti i sospetti ricadono su un uomo che, dopo tanti anni, torna a colpire con lo stesso modus operandi. La sua cattura sarà lunga, difficile e non priva di rischi per le persone coinvolte nell’operazione. 

Ritmo: è appassionante e, per quanto il libro sia un po’ lungo, la sua trama è scorrevole e molto avvincente. 

Stile di scrittura: questo thriller alterna l’impronta romanzata dei libri di fine ‘800 alla brutale analisi di un omicidio, perpetrato da uno psicopatico e descritto dallo scrittore fin troppo dettagliatamente. Per questo motivo non ci sentiamo di consigliarlo alle persone molto sensibili. Per il resto è un libro scritto molto bene. 

Un libro in una frase: la psiche umana è insondabile, però se scavi a fondo forse puoi riuscire a capirla… Ma non sempre a giustificarla. 

E voi conoscete già Caleb Carr o L’alienista? Qual è stato l’ultimo libro che vi ha fatto venire i brividi? Fatecelo sapere nei commenti 😃 

16 pensieri riguardo “Recensione – “L’alienista” di Caleb Carr

  1. Ottima recensione Lorena, 👏👏👏! Da come lo descrivi non è un libro “per deboli di cuore”, 😉… ma sembra molto appassionante e trascinante, 👍. Non è proprio l’ultimo l’ultimo ma uno dei libri che mi ha dato maggiori brividi è stato “Shining”… ed infatti l’ho voluto acquistare ma in formato ebook per poterlo rileggere e lasciarmi catturare dal brivido dell’Overlook Hotel, 😱😉.

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      1. L’altra volta non te li avevo fatti, e me ne scuso, ma spero tu possa accettare adesso i miei complimenti per la bellissima recensione che hai fatto di questo libro, 👏👏. È uno tra i libri di King che ho letto, prenotato con largo anticipo in biblioteca al momento dell’uscita e fortunatamente non ho dovuto attendere a lungo prima di leggerlo, 😉. Ricordo che prima d’iniziare la lettura già cercavo d’immaginarmi come potesse essere Danny d’adulto. Un’autentica sorpresa quando ho scoperto che era diventato un alcolista come il padre, 😮. Un libro che merita sicuramente una seconda rilettura, e quasi quasi tra le riletture ci metto anche “Il miglio verde”, 😉.

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      2. Grazie mille Eleonora, ma non c’è proprio nessun bisogno di scusarsi (ci mancherebbe)! 😘
        Sono lieta che il libro ti sia piaciuto tanto quanto a me e, riguardo al “Miglio verde”, non ho mai letto il libro ma ho visto il film… Monumentale 🎩

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      3. “Forrest Gump” l’ho visto, 👍. La famosa frase che pronuncia sulla panchina: “La vita è come una scatola di cioccolatini… non sai mai quello che ti capita.”: l’ho sempre trovata una bellissima frase, molto veritiera, 👍. “Philadelphia”, invece, mi manca, ma ho visto “The Terminal”, “Big”, “Ragazze vincenti” e altri ancora. È vero: elencarli tutti è impossibile ma vedere un film con protagonista questo attore spesso è sinonimo di film che vale la pena essere visto, 🙂.

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  2. Come al solito riesci più che mai ad accattivanti con le tue recensioni. Anche questo libro m’incuriosisce anchecs3 solo un pò perplessa per le descrizioni dei cadaveri, diciamo che lo metto in lista e poi vedrò… Grazie come sempre per gli spunti che ci dai. Buona serata 🥀

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    1. Grazie mille a te Giusy, come sempre 🙏😘
      Sì lo stile delle descrizioni è un po’ il “tallone d’Achille” di questo valido libro… Bisogna essere pronti per apprezzarlo al meglio, quindi fai quello che ti senti 😊

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