Recensione – “Il novizio del diavolo” di Ellis Peters

Bentornati! Oggi torniamo a parlare di un personaggio molto apprezzato: il monaco Cadfael di Ellis Peters. Questa volta, l’avventura che lo vede protagonista si intitola Il novizio del diavolo

Abbiamo già parlato di diversi romanzi di Ellis Peters nei nostri post: se ve li siete persi, date un’occhiata alla recensione dei primi tre volumi della serie e a quella di Il rifugiato dell’abbazia

“Il novizio del diavolo” di Ellis Peters

Il novizio del diavolo di Ellis Peters (TEA, 2012) mantiene perfettamente lo stile che già conosciamo, unendo avventure e indagini con equilibrio e sobrietà. 

Personaggi: tante persone ruotano attorno a questa vicenda, ma i principali sono il monaco Cadfael, il vice sceriffo Hugh Beringar e il novizio Meriet. 

Trama: un giovane novizio è appena arrivato nell’abbazia. Il fatto ha creato un po’ di agitazione all’interno della pacifica confraternita di cui fa parte anche il monaco Cadfael, giardiniere, erborista e all’occorrenza anche medico, dotato di un grande fiuto investigativo. Il ragazzo, Meriet, è stato accompagnato dal padre, il quale sostiene che il figlio avrebbe deciso da un giorno all’altro di prendere i voti. Nonostante il suo impegno, Meriet non si adatta alla vita monastica, è schivo e tende a isolarsi e, durante la notte, ha degli incubi tremendi che spaventano a morte gli altri novizi. 

Un giorno, durante una gita in campagna, Meriet e i suoi compagni trovano il cadavere di un uomo sotto una catasta di legna e fratello Cadfael ha l’impressione che il ragazzo li abbia condotti lì per farglielo trovare. Il monaco prende Meriet con le buone ma il ragazzo si rifiuta di parlare, così Cadfael si reca dalla famiglia: neanche qui ottiene nulla, se non la convinzione che la scelta di prendere i voti non è stata sua. A Cadfael non resta che prendere in mano la situazione e indagare per conto proprio. Con l’aiuto dell’abile vice sceriffo e amico Hugh Beringar riesce a mettere insieme alcuni indizi che lo porteranno a una svolta: Meriet sa sicuramente qualcosa ma sta portando questo peso sulle spalle da solo, probabilmente per proteggere qualcuno di molto caro. Così i due uomini architettano un piano che porterà alla soluzione del caso, non senza difficoltà e pericoli ma con un lieto fine. 

Ritmo: questo romanzo è tranquillo e rilassante ma non privo di sorprese. La campagna inglese, apparentemente noiosa, riserva invece un’attività inattesa. 

Stile di scrittura: dietro una narrazione leggera e misurata, Ellis Peters sa infondere molto carattere alle sue storie, rendendole coinvolgenti e adatte a tutti. 

Un libro in una frase: le rinunce che si fanno per amore non sempre meritano il sacrificio. Ma, a volte, il destino può cambiare le sorti di tutti. 

E voi conoscete già fratello Cadfael? Qual è stato l’ultimo giallo storico che avete letto? Fatecelo sapere nei commenti 😃

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16 pensieri riguardo “Recensione – “Il novizio del diavolo” di Ellis Peters

  1. Ancora una volta rinnovo i miei complimenti per come sai rendere sempre interessanti le recensioni che pubblichi: bravissima Lorena, 👏👏👏! Gialli storici è un pochino che non li leggo ma magari nel prossimo shopping libresco potrebbe essere l’occasione per inserirne uno tra le letture, 😉.

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  2. Di fratello Cadfael ne abbiamo già parlato e sai che l’apprezzo molto. Questa volta il libro l’ho letto anch’io, sia pure molti anni fa. Il numero esatto non lo ricordo ma di certo prima della mia iscrizione a Anobii – prima versione -, perché non ho trovato alcun commento.
    Chiusa questa parentesi personale. Cadfael è sempre lui, curioso, creativo e ottimo psicologo in grado di risolvere i misteri più inquietanti come in questo caso.
    Leggendoti sono riaffiorati molti frammenti della lettura, assai datata, e coincidono con le tue osservazioni.

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