Buona Giornata della Memoria a tutti ❤️☮️
In occasione di questa celebrazione così importante, la nostra recensione di oggi tratterà della storia vera di una sopravvissuta alla Shoah: La bambina di Auschwitz di Tova Friedman e Malcolm Brabant.
Tova Friedman è nata in Polonia 84 anni fa e vive nel New Jersey. È tra i pochi bambini sopravvissuti all’Olocausto ed è da sempre un’attivista che si batte contro l’antisemitismo e i crimini razziali. Ha lavorato per 25 anni come direttrice di un’agenzia di servizi sociali e attualmente lavora come terapeuta.
Malcolm Brabant è un giornalista che ha lavorato come corrispondente da tutto il mondo per la BBC. È molto famoso nel Regno Unito per i suoi reportage radiofonici da Sarajevo, durante la guerra, e per quelli dagli Stati Uniti sui rifugiati.

La bambina di Auschwitz di Tova Friedman e Malcolm Brabant (Newton Compton, 2023, disponibile anche in versione eBook) è un racconto reale e commovente del periodo vissuto nei campi di concentramento, dal punto di vista innocente e sincero di una bambina.
Personaggi: i protagonisti di questa storia vera sono Tova Grossman (in seguito coniugata Friedman) e i suoi genitori, Reizel e Machel, tutti deportati nei campi di concentramento.
Trama: Tova Grossman è ancora molto piccola quando l’esercito tedesco invade la Polonia e costringe gli ebrei polacchi a vivere in schiavitù. Confinata nel ghetto della sua cittadina (Tomaszów Mazowiecki), Tova è costretta a restare sempre in casa per la paura che i nazisti la uccidano o la portino via, come succede a centinaia di bambini e adulti. Purtroppo, malgrado la sua giovanissima età, la piccola ha già visto morire davanti ai suoi occhi tanta gente come amici, parenti e conoscenti del ghetto che condividono lo stesso drammatico destino, picchiati a morte o fucilati senza alcun motivo. Un giorno, i nazisti accompagnano tutti in una lunga marcia fino al punto di smistamento: chi è destinato al campo di sterminio di Treblinka va incontro a morte certa; chi è mandato in altre direzioni ha qualche speranza di sopravvivere più a lungo. La famiglia Grossman viene inizialmente spedita in un campo di lavoro, ma da qui al campo di concentramento il passo è breve, e così il terribile giorno del trasferimento arriva anche per loro: Tova e la mamma vengono mandate ad Auschwitz-Birkenau mentre il papà è trasferito a Dachau.
Stipati nei vagoni bestiame, il caldo e la puzza sono insopportabili: li attendono 36 estenuanti ore di viaggio in piedi, tutti compressi l’uno sull’altro. Tova ha solo 5 anni e rischia anche di essere schiacciata. E così comincia l’agonia di vivere in un campo di concentramento, con la paura e l’ansia costanti di sapere che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo della propria vita. Le camere a gas e i pestaggi mortali sono decisi da chi comanda il campo, a proprio insindacabile giudizio. Ma Tova è forte e intelligente, ne ha già passate tante per la sua giovane età e gli insegnamenti della madre la aiuteranno a superare i momenti più bui fino alla sognata Liberazione, avvenuta il 27 gennaio 1945.
Ritmo: è appassionante, anche se il contesto è spaventoso. I fatti sono riportati con una sincerità tanto emozionante quanto ineluttabile.
Stile di scrittura: è fluido e ripercorre i passaggi più importanti della vita della protagonista. Si inizia con i primi anni di vita vissuti da deportata per mano dei nazisti, per proseguire con la sua vita adulta passata tra Stati Uniti e Israele con il marito, i figli e i nipoti. Tova racconta anche del suo lavoro, che le ha permesso di aiutare molte persone nel corso degli anni.
Un libro in una frase: questo libro è un inno alla forza di volontà e al desiderio di sopravvivere, malgrado tutto.
E voi avete mai letto libri o testimonianze di persone sopravvissute ai campi di concentramento? Quale vi ha colpito di più? Fatecelo sapere nei commenti 😃
😭😭😭😭😭
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Ti capisco, fa lo stesso effetto anche a me 😢😢💔
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Si
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Dev’essere un libro davvero forte 3 tu sei stata mokto brava nel raccontarlo, complimenti 🥀👏🏻
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Ti ringrazio tanto Giusy 🙏 Quando i libri sono così toccanti, profondi e autentici non è difficile raccontarli… ☺️🌺
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Un libro molto potente da come leggo e da come l’hai descritto con molta maestria.
Ho comprato e letto anni fa tre testi di Helga Schneider di cui uno ha per tema la vita di internate costrette a prostituirsi, La baracca dei tristi piaceri. Gli altri due il tema è solo sfiorato.
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Ti ringrazio come sempre per i complimenti 🙏
Sì, è una storia davvero toccante: “potente” è la parola giusta… Riguardo al libro di Schneider, sembra molto interessante e credo che andrò a recuperarlo. Grazie per il consiglio 😉
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IO l’ho letto diversi anni fa in occasione del giorno della memoria e l’ho trovato coinvolgente.
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Allora è deciso, non me lo perderò 😄
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Dovrò recuperare il commento fatto a suo tempo
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Lo leggerò volentieri 😊
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😀
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