Recensione – “La dama delle lagune” di Marcello Simoni

Buon venerdì! La recensione di oggi ci porta indietro nel tempo di molti secoli, nell’Italia medievale: parleremo di La dama delle lagune di Marcello Simoni

Vi siete persi i nostri post precedenti su Marcello Simoni? Nessun problema: ecco qui le recensioni della saga Codice Millenarius, di La profezia delle pagine perdute e Il castello dei falchi neri.  

“La dama delle lagune”, romanzo storico di Marcello Simoni

La dama delle lagune di Marcello Simoni (La Nave di Teseo, 2022, disponibile anche in versione eBook) è un romanzo storico basato su misteri e leggende, che riemergono dagli abissi seminando la paura. 

Personaggi: i numerosi protagonisti di questo romanzo si dividono tra religiosi e popolani devoti, avidi, onesti ma, soprattutto, superstiziosi. Tra tutti, però, spicca la figura dell’abate Smaragdo. 

Trama: Anno Domini 807. Dopo un fortissimo temporale abbattutosi nelle lagune di Comaclum, alla foce del fiume Po, una misteriosa bara di piombo emerge dal fango, creando molta curiosità e altrettanta inquietudine tra gli abitanti del villaggio. I più avidi vogliono aprirla perché sono convinti che contenga un tesoro; altri, più saggi, vorrebbero tenerla chiusa per rispetto al corpo che potrebbe contenere mentre il popolo, più superstizioso e meno istruito, teme che un demone possa uscire e gettare una maledizione su tutti loro. La discussione si fa accesa ma, alla fine, l’abate Smaragdo (già assillato da altre questioni) cede di fronte all’insistenza dei personaggi più influenti del borgo, compreso il vescovo, e assiste all’apertura del sarcofago insieme al fabbro e al mastro pescatore. Quello che si cela all’interno sconvolge tutti i presenti: il corpo di una bellissima ragazza dai capelli rossi e un intenso profumo di fiori lasciano di stucco i tre uomini. 

A nulla serve cercare di capire chi è quella donna, ma il vescovo avido crede che siano i resti di una santa e se ne vuole impossessare per esporla a scopo di lucro. Ma, ben presto, l’abate Smaragdo capisce che sarebbe stato meglio non aprire la bara, poiché i due uomini coinvolti nel misfatto sono morti dopo giorni di agonia e lui stesso si sente male. Un susseguirsi di eventi, assalti e battaglie farà sprofondare Comaclum e i suoi poveri abitanti in un periodo terribile dal quale solo i buoni e gli onesti si salveranno. 

Ritmo: questo romanzo è un’altalena di emozioni, che scorrono in una trama coinvolgente ambientata in un contesto realmente esistito (anche se i personaggi sono di fantasia). 

Stile di scrittura: è tipico dei thriller storici. Contribuisce molto il fatto che la storia sia ambientata in un periodo in cui il popolo era tenuto in pugno dalle credenze a streghe e malefici e dal potere della Chiesa, che esercitava su di esso una forte influenza. Affascinante e misterioso, il libro è consigliato a tutti. 

Un libro in una frase: farsi dominare dall’avidità può rivelarsi una scelta sbagliata, e a volte è troppo tardi per tornare indietro. 

Voi conoscete già Marcello Simoni? Avete mai letto libri in cui maledizioni e superstizioni la facevano da padrone? Fatecelo sapere nei commenti 😃 



Pubblicità

17 pensieri riguardo “Recensione – “La dama delle lagune” di Marcello Simoni

  1. Bellissima questa recensione, 😃! Mi sembra una lettura davvero affascinante a cui s’aggiunge quel pizzico “paura” e mistero che non guastano mai, 😉. Non è propriamente un libro in cui le maledizioni la fanno da padrone ma il racconto vero di Carlo Levi, nel suo esilio in terra lucana, nel libro “Cristo si è fermato a Eboli” parla anche della superstizione che il popolo dell’epoca sentiva molto forte e le credenze erano spesso più forti della realtà.

    Piace a 1 persona

    1. Grazie mille cara 🙏❤️ Sì, le tue impressioni sono giustissime: l’autore è riuscito a valorizzare il fascino di questa epoca storica ☺️
      Mi piace il paragone che hai fatto perché, sebbene i due libri siano ambientati in tempi ben diversi, dinamiche e credenze che animano le persone sono molto simili…

      Piace a 1 persona

      1. Di nulla, 😊. Sono sempre delle belle letture i thriller storici perché sia che la storia ruoti su dei personaggi esistenti sia che sia il contesto ad essere già esistente ci si avventura in un mondo affascinante e ricco di pathos, 😊.

        Piace a 1 persona

  2. Ciao Lorena come sempre una bellissima recensione. Di questo autore ho acqu8s5ato sempre tram8te tua recensione “Il Castello dei fuochi neri” ma devo ancora leggerlo ne ho diversi in scaletta e questo lo metto in lista con calma lo acquisterò 😉 Buona serata 🌹

    Piace a 1 persona

    1. Ciao Giusy, grazie mille per l’apprezzamento 🙏😘 Ma certo, procedi con tutta la calma del mondo! Spero che questi libri ti piaceranno come sono piaciuti a me 😊
      Buona serata e buon weekend anche a te 🌼

      Piace a 1 persona

  3. Complimenti per la recensione. Ormai ci hai abituati bene con i tuoi post dove in poche righe descrivi benissimo l’intero testo.
    Passiamo a Simoni. Lo conosco avendo letto i primi due libri della saga del mercante di libri che non mi hanno mai entusiasmato. Oltre a quelli anche alcuni episodi di Rex Deus che non ho trovato eccezionali. Sarà che Newton Compton non cura molto il testo lasciando refusi e frasi da sistemare disseminati qua e là. Questo mi ha infastidito e non ho più letto nulla di Simoni.

    Piace a 1 persona

    1. Ciao Gian Paolo, grazie di cuore per i complimenti 🙏🤗
      Non hai torto riguardo alla casa editrice, anche se io di Simoni apprezzo particolarmente il modo in cui riesce a far “vivere” al lettore il periodo storico scelto. Forse i suoi libri non sono perfetti da un punto di vista narrativo, ma trovo che siano abili a far immedesimare chi legge nei personaggi (caratteristica che mi piace sempre) 😊

      "Mi piace"

I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: