Bentornati! Nella recensione di oggi parleremo di un libro unico e difficile da definire: il protagonista di questa settimana è La bambina nei muri di A. J. Gnuse.
A. J. Gnuse è nato a New Orleans e vive in Texas. Scrive per importanti riviste letterarie come The Guardian, Literary Hub, Los Angeles Review e altre ancora. La bambina nei muri è il suo primo romanzo, pubblicato in diversi Paesi del mondo.

La bambina nei muri di A. J. Gnuse (HarperCollins, 2022, disponibile anche in versione eBook) non si lascia etichettare da nessun genere: è una storia semplice, alla quale però non manca niente.
Personaggi: i protagonisti principali di questo romanzo sono tre ragazzini. Da una parte troviamo Elise, di undici anni; dall’altra ci sono i fratelli Eddie e Marshall, di tredici e sedici anni, attuali proprietari della casa di Elise insieme ai genitori.
Trama: Elise è una bambina di undici anni graziosa e minuta. Vive nei muri della casa che condivideva con i genitori. Ora sono morti, un incidente glieli ha portati via e lei, rimasta sola, è stata affidata a una casa famiglia dalla quale è scappata. Il richiamo della sua casa è troppo forte e la bambina deve tornare: lì ci sono i suoi ricordi più belli, la vita felice che ha passato con mamma e papà, i piccoli oggetti che appartenevano loro… Tutto deve sopravvivere insieme a lei nel rifugio che si è costruita.
La casa è enorme e i nuovi proprietari sono una famiglia di quattro persone che, ignare della presenza di Elise, vivono tranquillamente la loro vita quotidiana. Non possono immaginare che la bambina li osservi costantemente. Lei conosce ogni angolo della sua casa, è leggera e silenziosa nei movimenti e passa da un muro all’altro con disinvoltura. L’unico della nuova famiglia ad accorgersi che non sono soli in casa è Eddie, il più piccolo di tutti. È un bambino riservato, sensibile e nota dei particolari che gli altri non vedono come la sparizione di alcuni libri, la mancanza di piccole quantità di cibo nel frigorifero ma, soprattutto, passi leggeri e ombre furtive davanti alle porte. Dovrebbe parlarne con i suoi familiari ma sa che lo prenderebbero in giro, quindi decide di affrontare la cosa a modo suo.
Però, i guai cominciano quando anche suo fratello maggiore Marshall intuisce che c’è una presenza in casa e, navigando in Internet, trova una persona esperta nel catturare strane entità. Convinto di fare la cosa giusta, il ragazzino gli dà l’indirizzo di casa loro, non sapendo che l’uomo che si presenterà alla loro porta sarà molto più pericoloso dell’innocente Elise.
Ritmo: la cadenza rilassata delle calde giornate in Louisiana diventa più intensa e coinvolgente con lo scorrere delle pagine. È interessante l’inserimento a fine libro di un’intervista, nella quale l’autore spiega come è nata l’idea di scrivere questa storia e altre curiosità.
Stile di scrittura: al suo esordio, A. J. Gnuse ha saputo creare una storia di pura fantasia rendendola reale. La narrazione pulita e scorrevole, la trama originale e i personaggi realistici sanno catturare l’attenzione del lettore, tanto che vi ritroverete a “fare il tifo” per loro. Il romanzo è consigliato a tutti.
Un libro in una frase: vivi nei muri della tua casa per rimanere aggrappata ai ricordi, finché qualcosa cambierà la tua sorte.
E voi avete già letto La bambina nei muri? Avete mai letto libri in cui delle misteriose presenze avevano in realtà buone intenzioni? Fatecelo sapere nei commenti 😃
Ciao Lorena, non conoscevo questo titolo, è la prima volta che ne sento parlare, dalla tua completa rec3nsione direi che potrei tenerlo in considerazione anche se ho l’impressione che per i miei gusti sia un pò poco movimentato ma nonostante ciò, m’incuriosisce, la curiosità sei riuscita a creare la. Buon proseguimento di serata 🌹
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Ciao Giusy, grazie per il gradimento 🙏 La suspence non manca in questo libro, te lo assicuro… Quella dei protagonisti è una casa molto movimentata! 😁😁 Buona serata anche a te 🌷
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Mai sentito parlare di questo libro atipico molto curioso nella trama. Sembra quasi un fantasy urbano ma deduco che sia un thriller fuori dalle regole. Ne prendo nota.
Complimenti per come l’hai trattato lasciando al lettore scoprire cosa succede dopo.
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Grazie mille come sempre, caro Gian Paolo 🙏🤗
Sì, può essere definito un thriller atipico ma, al tempo stesso, non rientra completamente nemmeno in questo genere… È una storia “indipendente”, per così dire 😊
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da come l’hai descritto e dai pochi commenti su Amazon mi è apparso come un qualcosa di totalmente atipico
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È proprio così: l’unico modo per capirlo è leggerlo ☺️
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la metto nella lunga lista di cose da leggere 😀
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😀😀
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