Recensione – “Indizi mortali” di Robert Bryndza

Buon venerdì! Con la recensione di oggi torniamo a parlare di un autore da noi molto amato: Robert Bryndza. Il libro protagonista di questa settimana è il suo thriller più recente, Indizi mortali. 

Se non conoscete ancora questo scrittore, vi consigliamo di cuore di rimediare subito. Ecco le nostre recensioni precedenti: La vittima perfetta, La casa nella nebbia, Sangue freddo, La donna di ghiaccio, La ragazza nell’acqua e La verità sul caso Joanna Duncan.  

Indizi mortali di Robert Bryndza (Newton Compton, 2023, disponibile anche in versione eBook) vede la detective Erika Foster e la sua squadra alle prese con una storia emozionante e molto, molto pericolosa. 

Personaggi: la detective Erika Foster e la sua squadra composta dagli agenti Moss, Peterson e McGorry dovranno affrontare un caso di omicidio complicato e brutale. 

Trama: il corpo di Marissa Lewis, una giovane ballerina di burlesque di un locale di Londra, viene ritrovato davanti alla porta di casa sua. Le ferite riportate fanno pensare che la ragazza sia stata accoltellata, ma la neve caduta durante la notte ha quasi ricoperto il cadavere rendendo più difficile il lavoro della Scientifica. La detective Erika Foster arriva sulla scena del crimine e trova l’agente McGorry già attivo. È il giorno di Natale, il personale è ridotto e il caso appare complicato fin da subito. 

La prima persona a essere interrogata è la madre di Marissa che, però, non è di nessun aiuto: dormiva ubriaca sul divano e non si è accorta di niente. Le indagini procedono e dai vari interrogatori emergono opinioni contrastanti sulla vittima, ma tutti sono concordi nell’affermare che Marissa aveva una relazione con due uomini contemporaneamente. Le piacevano il lusso e i soldi, che le servivano per realizzare il suo sogno di andare negli Stati Uniti: per questo motivo si è offerta di tenere compagnia, qualche giorno a settimana, a una ricca signora anziana, la quale è stata misteriosamente derubata di un paio di orecchini di diamanti di notevole valore. Interrogata, la signora nega tutto anche se il DNA conferma che gli orecchini rubati da Marissa sono proprio i suoi. Perché non ha sporto denuncia? E perché, nonostante il furto subìto, l’anziana vuole tenere tutto nascosto? 

Mentre la Foster e i suoi agenti sono impegnati a risolvere questo rompicapo, alla centrale arrivano diverse denunce di persone aggredite da qualcuno che indossa una spaventosa maschera antigas e che colpisce sempre nei pressi delle stazioni. Esiste forse un legame tra questa persona misteriosa e Marissa? Le piste da seguire sono tante e c’è bisogno dell’impegno di tutti per venire a capo di questa vicenda. Ogni piccolo passo porta con sé nuove e drammatiche rivelazioni che rendono questo caso un pericoloso incubo, tanto che l’agente Moss rischierà di perdere la vita. 

Ritmo: questo thriller è un crescendo di emozioni che, come nei migliori romanzi, diventano sempre più intense man mano che la storia si avvicina alla fine. 

Stile di scrittura: Robert Bryndza è un maestro nel creare la suspence. Le trame sono sempre coinvolgenti e i personaggi principali sanno catturare il lettore senza annoiare mai. Questo thriller è consigliato a tutti. 

Un libro in una frase: hai fatto dell’avidità la tua arma migliore, ma ti si è ritorta contro. 

E voi conoscete già Robert Bryndza? Avete mai letto libri in cui i protagonisti erano ballerini? Fatecelo sapere nei commenti 😃 

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